E’ una disciplina che mira all’integrazione del corpo con la psiche. 

Neuropsicomotricità, è una parola che conduce all’unione del Sistema Nervoso Centrale (NEURO) con le funzioni psicologiche (PSICO) coinvolgendo il movimento (MOTRICITA’). 

La neuropsicomotricità insieme alla psicomotricità mira all’unicità della persona attraverso la relazione del Sé corporeo con l’ambiente. Fa riferimento ad un settore della riabilitazione (infantile e adulta) ma si applica anche in ambito educativo e terapeutico. 

Disturbi del neurosviluppo (autismo, ADHD, DSA) e disturbi dello sviluppo psicomotorio (difficoltà di coordinazione, di raggiungimento dell’equilibrio, acinestesie et al.) insieme a patologie sopraggiunte nell’arco di vita e disturbi neurodegenerativi sono aree di intervento della neuropsicomotricità. 

La neuropsicomotricità punta a valorizzare l’integrazione e la funzionalità globale dell’individuo favorendo la costruzione di sé stesso in ogni tappe della vita. 

Attraverso l’osservazione strutturata dello sviluppo motorio (0-18 anni) e della funzione motoria in età adulta il clinico-neuropsicomotricità attraverso percorsi neurofunzionali, costruiti ad hoc sulla persona, ha la possibilità di stimolare ed integrare aree anatomiche cerebrali che attivano funzioni centrali e periferiche differenti ma integrate in una sola risposta nel comportamento funzionale.

Gli strumenti del neuropsicomotricista sono il gioco spontaneo, il movimento e la relazione.